Dal suo apparire sulla ribalta del Novecento ai nostri giorni la poesia di Gozzano è stata volta per volta catalogata come residuo ottocentesco, come anticipazione delle avanguardie, come pendant sarcastico di D’Annunzio, o come caposcuola del “crepuscolarismo”: ma resta irriducibile ad ognuna di queste classificazioni.
Come per primo vide Serra, Gozzano non va confuso con i suoi travestimenti: fu un narratore capace di trasferire in versi tutto un mondo, trattandolo con l’arte giocosa dell’illusionista. In questo volume, alle sue poesie più belle si affiancano le prose dell’osservatore attentissimo ai fenomeni della società moderna e del sapiente rievocatore di quella passata.
Una scelta di lettere documenta l’itinerario esistenziale dello scrittore, dalle scorribande giovanili in bicicletta nel Canavese al viaggio in Oriente, al contrastato legame con la Guglielminetti.