Un viaggio nei misteri della psiche, uno slalom fra gli istinti e le passioni amorose che ispirò l’ultimo film di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut. Il set è la Vienna di fine Ottocento.
Protagonista una coppia mondana: un medico e una donna bellissima.
Dopo la confessione del sogno di un adulterio da parte di lei, il dottor Fridolin si ritrova fra le strade della capitale austriaca in avvenimenti oscuri e quanto mai onirici.
Il sogno rappresenta, indubbiamente, il motore degli avvenimenti che si succedono in questa fortunatissima novella di Arthur Schnitzler.
Esso innesca una crisi nella coppia protagonista della narrazione, ma si rivela allo stesso tempo terapeutico, in particolare nel momento in cui viene rivelato, comunicato, ovvero quando non appare più legato soltanto all’interiorità di chi lo sperimenta.
Questo “doppio sogno”, che incrocia le visioni dei due coniugi, dà vita a uno dei capolavori della narrativa del primo Novecento.