Lo shintō, la religione tradizionale del Giappone, è un insieme di credenze, pratiche e istituzioni che ha avuto origine dal culto delle antiche divinità indigene e si è poi evoluto sotto l’influenza della dinastia imperiale e del buddismo.
In questo volume, Bernard Marillier ne presenta e analizza i principali aspetti: dalla storia all’etica, dalla cosmogonia alla teogonia, dalla metafisica al rapporto cruciale con la figura dell’imperatore (il Tennō, il «celeste sovrano»), fino all’arte, alla musica, ai culti.
E in pari tempo ne rievoca la suggestiva ritualità ispirata sia alla natura (il sole, gli astri, i fenomeni atmosferici, le rocce, i fiumi, gli alberi, gli animali) che all’esistenza dell’uomo (gli dei tutelari della comunità, le tappe della vita, le attività produttive, dalla caccia alla pesca, all’agricoltura).
Di tutte le spiritualità dell’Asia, quella shintoista è da sempre la meno conosciuta.
Se una vasta letteratura è dedicata al buddismo, al taoismo o all’induismo, sono relativamente pochi i libri che analizzano la «via dei kami», le divinità (talvolta concepite antropomorficamente), definibili come «qualsiasi cosa possieda un potere superiore fuori dall’ordinario e ispiri timore reverenziale».
Eppure da essa anche l’uomo occidentale contemporaneo può trarre grande nutrimento.