Come Teseo penetrò nel Labirinto di Minosse per uccidere il Minotauro e liberare Atene, così Le Chiavi del Potere vuole penetrare nei bui sotterranei del Palazzo per mettere a nudo i meccanismi psicologici, economici e giuridici con cui la buro-partitocrazia italiana riesce a perpetuare il suo dominio e i suoi privilegi nonostante la sua devastante inefficienza, anzi a consegnare il Paese a interessi stranieri con la copertura dell’europeismo e della finta campagna moralizzatrice di Mani Pulite, nonostante innumerevoli “incidenti” oggi stranamente non più menzionati: Tav, Ilva, Iri, Nomisma, Goldman-Sachs, Unilver…
È un percorso tra le macerie della legalità, della trasparenza, della democrazia e attraverso i meccanismi dell’illusione, della manipolazione e della mistificazione, soprattutto mediatiche e giudiziarie, con cui il potere costituito nasconde il fatto che, per mantenersi, ha necessità di violare sistematicamente le sue stesse leggi, ed è così che si assicura la compliance della società distribuendo motivatori reali e fasulli alle diverse categorie di soggetti.