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Esiste una sterminata bibliografia dell’opera di Friedrich Nietzsche, ma la sua vicenda umana è rimasta molto più in ombra.
Fini segue la vita di questo piccolo borghese, condizionata da una misteriosa malattia e dalla semicecità, attraverso gli intrecci con Richard Wagner, la fredda Cosima, l’irresponsabile e spietata Lou Salomé, le incomprensioni con la madre e la sorella: di crisi in crisi, la vita di Nietzsche vira verso una disperata e allo stesso tempo esaltata, feconda solitudine, fino alla drammatica esplosione della follia, che porta al lento e straziante dissolversi, per undici anni, di una mente straordinaria.
Con l’approccio e la personalità del grande giornalista, Massimo Fini ci restituisce con uno stile godibilissimo, in un’opera saldamente appoggiata alle fonti e ai documenti, una fragilità esistenziale che fa di Nietzsche il sensibilissimo sismografo della crisi di un’epoca e di una cultura, quella occidentale, che arriva a maturazione proprio oggi.
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