Il mondo è pieno di filastrocche, rime, parole che rimano tra loro all'infinito.
Fin da bambini siamo stati tutti molto colpiti da certe storie che ci venivano raccontate in rima e ben presto le imparavamo pure noi tramandandole a memoria senza essere particolarmente consapevoli che stavamo tenendo viva una tradizione.
Altre volte siamo stati colpiti da un suono della filastrocca che pur non avendo senso ci piaceva ed era divertente ripeterla e risentirla dire da altri.
A ciascuno di noi è stato insegnato qualcosa attraverso una semplice poesiola; chi non ricorda la filastrocca per imparare quanti giorni hanno i mesi? "Trenta giorni ha Novembre / con Aprii, Giugno e Settembre...".
Ma cos'è una filastrocca?
La filastrocca è un componimento breve, in rima, quasi una poesiola, che il più delle volte ci viene detta a voce e per la sua facilità ritmica, per la sua facilità terminologica, impariamo senza sforzo, ci rimane in mente e la ripetiamo di nuovo.
Il termine filastrocca ricorda il filo, qualcosa che si dipana come se fosse un gomitolo sgomitolato e mentre si sgomitola viene raccontata. Una filastrocca quindi è come un filo da stendere. Non è un caso se molte filastrocche iniziano con il "Fila fila filastrocca...", proprio perché non è una filastrocca vera se non fila fila fila via bene e senza intoppi di ritmo e suono.