Quando scrisse La sacra pipa, Alce Nero era l’ultimo sacerdote qualificato dell’antica tribù Sioux Oglala ancora in vita.
Dettò il testo, negli anni Quaranta del Novecento, a Joseph Epes Brown, antropologo e storico delle religioni statunitense, durante gli otto mesi di permanenza di quest’ultimo nella riserva di Pine Ridge nel South Dakota, dove lui viveva.
Alce Nero descrive in dettaglio i sette riti che sono stati rivelati ai Sioux attraverso magiche visioni, e ne illustra il significato profondo: guida il lettore alla scoperta della danza del sole, del rito di purificazione, del “mantenimento dell’anima” e di altri riti, spiegando inoltre come i Sioux siano venuti a patti con Dio, con la natura e con i loro simili, attraverso un raro spirito di sacrificio e una grande determinazione.