Quante parole pronunciamo in un giorno?
Quante sono necessarie a esprimere il flusso dei nostri pensieri?
E a quante saremmo disposti a rinunciare in un salutare «digiuno della parola»?
Siamo attenti all’inquinamento del cibo, dell’acqua e dell'aria, come mai non all’inquinamento verbale?
Eppure, ci fa ammalare alla stregua di un cibo avvelenato. Noi siamo le parole che ascoltiamo e che pronunciamo, noi siamo le parole che pensiamo e questo saggio lo dimostra.
Scavando nei rapporti delle parole con la realtà e lo spazio,- raccontando i modi attraverso i quali esprimiamo le nostre emozioni,- individuando le molteplici patologie della comunicazione che possiamo imparare a contrastare.
Attingendo a molteplici fonti d’ispirazione, Anna Lisa Tota ci invita a conferire spessore alle nostre parole. Perché essere capaci di pensare e parlare bene è una condizione essenziale per essere cittadini e cittadine del mondo felici, liberi e autorevoli.