Il punto di inizio di una vera e propria storia angelica è da ricercare nelle religioni mediorientali, in cui si sviluppa l’idea di entità intermedie tra la divinità e gli uomini.
Presso Accadi, Sumeri, Babilonesi, Assiri ed Egiziani si delineano i presupposti di quelle figure che nelle religioni ebraica, cristiana e islamica assomigliano agli angeli.
Dai graffiti preistorici alle credenze nei geni e negli spiriti protettori, al mito di divinità benefiche od ostili nei confronti degli uomini, si originano figure antropomorfe alate, che dall’Oriente trasmigrano nella civiltà greco-etrusca e romana come messaggeri degli dèi, guide delle anime dei defunti nell’aldilà, protettori e custodi delle famiglie, delle nazioni, delle arti e dei mestieri.
La teologia dell’angelo custode, nella sua essenza, è integralmente compresa nel testo conciso della preghiera Angelo di Dio che abbiamo imparato a memoria sin dall’infanzia.
Prima di tutto risulta che abbiamo un angelo custode, poi che, sebbene l’abbiamo, non ci appartiene, ma ci è donato dal Creatore e infine che le funzioni dell’angelo custode sono grosso modo quattro come i bracci della croce: per noi è insegnante, protettore, consigliere e guida mistica. La devozione agli angeli viene qui presentata nella sua evoluzione storica, dalle culture precristiane fino ai giorni nostri.