Nelle abbondanti, splendide citazioni, questo libro rivive tutta la saggezza dei Nativi nord-americani, la storia — senza partigianerie — di quello che avrebbe potuto essere un contatto meraviglioso fra due popoli di razza diversa e che solo oggi, faticosamente, sta avvenendo perché i fratelli rossi ci tendono la loro saggezza d’Oltreoceano.
“È il solo libro sugli Indiani scritto da un bianco che avrebbe potuto essere scritto da un Indiano”, ebbe a dire di questo testo il capo dei cerimoniali della Nazione Lakota, Sydney Keith.