In tutti i tempi il bene ha lottato contro il male, e ogni popolo ha esaltato e cantato la vittoria con saghe e poemi sempre diversi. Indipendentemente dall’evoluzione delle idee sulla natura del bene e del male, la lotta per il trionfo del bene continuerà e tutti i paesi canteranno gli eroi nobili e valorosi seguendo le strade della loro ragione, spesso imperscrutabili e irrazionali.
Questo volume contiene i principali poemi eroici dei sei maggiori cicli epici del medioevo teutonico, poemi epici «locali» che − seppur meno eleganti nella concezione e nella forma del ciclo bretone di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda − sono sopravvissuti nei secoli, in forme spesso alterate e travisate, e ancora oggi si possono acquistare nelle piazze dei mercati tedeschi e inglesi dove i librai ambulanti ne vendono preziose versioni stampate.
Non è la storia dei libri di scuola che vi si troverà, ma gli usi e i costumi, le gioie e i dolori, i tornei, i giochi, i mestieri, le feste e i culti religiosi, le battaglie, le vittorie e le sconfitte, le virtù e le nefandezze dei nostri antenati celtici.
È una vera miniera d’oro, un campo rigoglioso che è rimasto incolto, un patrimonio che potrebbe dissolversi quasi completamente dalla memoria.
Secondo alcuni, e tra loro i coltissimi fratelli Grimm, gli eroi erano uomini della storia innalzati alla dignità di dèi, secondo altri erano divinità umanizzate; nessuna delle due teorie è esatta, anche se entrambe contengono una parte di verità.