La prima incursione nella saggistica di George Saunders include saggi di letteratura, viaggi e politica.
Al centro di questa raccolta unica e sempre acuta, il suo viaggio alla ricerca dei misteri del “Buddha Boy”, un monaco bambino nepalese avvolto dalla leggenda; il suo tentativo di indulgere nei piaceri stravaganti di Dubai; o la sua volontà di comprendere da vicino il sentimento che anima le organizzazioni americane di estrema destra che, armate di tutto punto, pattugliano con ferocia la frontiera americana, per ricacciare indietro gli immigrati irregolari centroamericani.
Questo libro ci mostra le grandi capacità narrative e politiche di Saunders.
Con finezza e abilità, si rifà alle opere di Mark Twain, Kurt Vonnegut e Esther Forbes, per guidare il lettore attraverso il duro paesaggio politico dell’America contemporanea. Il dibattito politico e la promozione culturale sembrano sempre più passare, nel mondo di oggi, attraverso un’informazione urlata o messaggi semplificati che tarpano ogni possibilità di analisi critica.
In questa raccolta di reportage Saunders ci invita invece a fare il contrario: a spegnere i megafoni e accendere il cervello.