La Storia è come un’arma.
Come un fucile puntato contro la verità. La scrive chi vince, chi intende costruire e consolidare un potere.
A questo scopo essa viene tramandata, insegnata e imparata a memoria da milioni e milioni di ragazzi, vincolati a una “scuola dell’obbligo” che ha soprattutto quell’obiettivo: forgiare le menti e controllare le conoscenze dei sudditi di ogni epoca.
Questo libro intende sollevare dubbi e ipotesi, tanto “alternative” quanto fondate e documentate, su una serie di vicende e di stereotipi storiografici relativi agli ultimi mille anni di Storia occidentale.
In qualche modo, può esser considerato un vero e proprio manifesto di quel Movimento Controstorico che, in questi ultimi tempi, si sta facendo strada.
E che Pietro Ratto, con la sua attività di ricerca assolutamente indipendente e i suoi irriverenti saggi, ha contribuito non poco a sviluppare.