Fin dai tempi più remoti l’uomo si è interrogato sul futuro, cercando di carpire alla natura i segreti del proprio destino.
Da questa ancestrale insicurezza e dal desiderio di controllare a proprio vantaggio gli eventi sono nate le scienze dell’occulto con la sulfurea serie di intermediari che esse hanno immaginato tra il nostro mondo e l’aldilà.
Pagina dopo pagina, in questo sorprendente testo di Grillot de Givry sfilano così, come in una “parata diabolica”, streghe e stregoni, maghi e alchimisti con il loro bagaglio di strumenti, di complicati cerimoniali e di oscure formule esorcistiche. Leggiamo di sabba, di filtri d’amore e di curiosi talismani, vediamo le celebri lettere scritte da Belzebù, le fisionomie dei demoni infernali, gli schemi delle più antiche arti divinatorie…
Se è vero che molto ci fa sorridere, siamo ancor oggi attratti dall’insolita complessità di questo mondo misterioso di cui proprio l’epoca moderna ha riscoperto il valore e il fascino.
Del resto, se il razionalismo contemporaneo ha ridicolizzato questi rituali, non ne ha intaccato, però, la valenza simbolica o psichica.