Ogni giorno un numero sempre maggiore di medici rifiuta di sottostare a quelle dinamiche di mercato che di fatto antepongono l’interesse economico alla salute. In altre parole, non vogliono più privilegiare il guadagno delle grandi case farmaceutiche rispetto alla vita dei pazienti.
In queste pagine, insieme a ricercatori e professionisti impiegati nella sanità o in campi affini, ci offrono la loro franca e dura testimonianza, sollecitandoci a riflettere su quello che potrebbe capitare in seguito a un’eccessiva «americanizzazione» (che va oltre la semplice privatizzazione) del sistema sanitario e sulle possibili altre opzioni.
Questo libro è insomma una raccolta di punti di vista alternativi, quando non «ribelli», utile (forse indispensabile) a chiunque abbia a che fare con il mondo della medicina: quindi, in un modo o nell’altro, a tutti noi.
Indice:
Premessa
Pazienti e clienti
- «Disease mongering»: inventare malattie per vendere medicine
- Ma siamo diventati pazzi?
Ribelli, o liberi pensatori?
- John Virapen: «L’industria farmaceutica fa più morti della guerra»,
- Marco Bobbio. Medico ribelle? «No, solo fuori dalla corrente»,
- Raffaele Di Cecco: «Il vero problema dei medici? La paura»,
- Perché non tratto la questione delle vaccinazioni per i neonati: una breve nota
L'insana moda degli psicofarmaci ai bambini
- Giù le mani dai bambini
- ADHD, allucinazione della psichiatria moderna
C'è chi si allontana dalla medicina, per come è diventata
- Marta Canuto, cambiare vita è la migliore reazione
- Patrizia Gentilini e Lorenzo Tomatis: i «fuoriusciti»
- Il giorno del rifiuto
- Lorenzo Tomatis e la follia dell'incenerimento
Alcune buone alternative a questo sistema
- ISDE, proteggere l'ambiente è tutelare la salute
- Medicina Democratica: la lotta per il diritto alla salute entra anche in fabbrica
- Slow Medicine, per una medicina sobria, rispettosa e giusta
- Decrescita, sostenibilità e salute
- La Carta di Bologna
Conclusioni
- Industria farmaceutica, medici e pazienti