Nel voler collocare il cristianesimo primitivo nel suo ambiente, partendo anche dallo sviluppo dei secoli precristiani e nel vederlo emergere cresciuto organicamente, Bock illustra le epoche antecedenti: romana, ellenistica, greca e giudaica.
Quanto più si riconosce la venuta del Cristo quale punto centrale della biografia di tutta l'umanità, meno è possibile staccare la via graduale dell'umanità precristiana da quella del cristianesimo.
Gli avvenimenti descritti nel Nuovo Testamento si mostrano quali parte centrale e quali svolta. Attraverso le singole forme di cultura si riconosce una spinta spirituale portante.
Solo se si riesce a riconoscere nell'Antico Testamento, come in altre correnti religiose dell'umanità la «storia del cristianesimo precristiano», i destini dell'entità del Cristo prima della sua incarnazione, il precristianesimo riacquista il suo significato più profondo e il cristianesimo la sua straordinaria grandezza.