Il concetto moderno di sviluppo è caratterizzato dall’inclusione sempre più vasta, nella logica commerciale, di cose o ambiti che in precedenza non vi rientravano.
Tutto diventa merce monetizzabile, tutto diventa disponibile sul mercato.
Persino i fini non economici sono perseguiti attraverso un’attività economica e la moneta standardizza tutte le attività umane, seguendo il principio del “mai abbastanza”.
È ancora possibile impedire che il nostro pianeta e la nostra società si trasformino in un immenso mercato?
Esiste un legame tra la propaganda liberalista e il cosiddetto pensiero unico?
Alain De Benoist dimostra come il liberalismo sia la dottrina filosofica, economica e politica dominante e che, pertanto, deve essere studiata e giudicata con un’analisi critica stringente.
Sfruttamento del lavoro, trasformazione del soggetto in oggetto, solitudine di massa, crollo della vita interiore, condizionamento pubblicitario, tirannia della moda, scomparsa dell’intimità, menzogna mediatica, controllo sociale, regno del politicamente corretto.
Tutto questo fa parte di un sistema contemporaneo fortemente influenzato dal pensiero liberalista che, come ogni ideologia dominante, è anche l’ideologia della classe dominante.