«Nella città o “dimora” ricavata sulla cresta di ogni montagna viveva una razza non molto superiore in altezza alla nostra, ma di corporatura molto più massiccia.
La mole e la forza di un orso non sono un termine di paragone appropriato nemmeno per le classi inferiori; i membri delle classi superiori avevano petto e spalle enormi, e cosce slanciate come quelle dei leoni.»
«Questa forza dava loro un’ineccepibile bellezza, resa mostruosa da una legge inesorabile, secondo cui ogni bambino che non sviluppava nessun tratto fisico speciale nei primi sette anni di vita veniva offerto in sacrificio agli dèi.»
«Questo tratto speciale poteva essere un naso di dimensioni prodigiose, mani e polsi di forza titanica, una mascella da gorilla, un orecchio da elefante… uno qualsiasi di questi tratti dava al suo detentore il diritto di restare in vita; infatti, in ogni deviazione dalla norma era riconosciuta la possibilità di uno sviluppo della razza».