La decapitazione di Luigi XVI è uno dei principali eventi della formazione del pensiero occidentale moderno.
E' importante perciò rileggere la storia della rivoluzione francese attorno a quella uccisione per capire il vicolo cieco della moderna dittatura giacobina che ha voluto distruggere sistematicamente le economie locali per privilegiare il modo industriale di produzione e di commercio globale.
L'attuale dominio delle multinazionali sui governi non è che la continuazione delle idee che hanno voluto la decapitazione del re di Francia, che aveva abolito la tortura, la pena di morte e tentato di proteggere le autonomie delle comunità.
Tutte le ideologie politiche nate negli ultimi due secoli hanno condiviso questo pensiero.
LUIGI XVI, ha trovato alleati solo 200 anni dopo nei movimenti no global, come si desume da questo libro: un primo passo per una reinterpretazione della nostra storia..." Un libro da leggere che conferma la necessità di andare sempre oltre le apparenze...
Conoscere, sviluppare senso critico e capacità di giudizio per considerare le cose (non solo il corso della storia) da punti di vista differenti.
Rigraziamo Fabrizio Fabbrini: storico, giurista, ordinario di storia romana, docente lateranense di Diritto romano, già Membro della Giunta Centrale Studi Storici e Presidente dell'Istituto Italiano per la Storia Antica, per l'immenso lavoro svolto perfettamente documentato.