Un testo ricco di significati, attribuito al più controverso dei quattro Evangelisti.
L'Apocrifo di Giovanni (Libro di Giovanni Evangelista o libro segreto di Giovanni o Rivelazione segreta di Giovanni, in quanto qui «apocrifo» sta a significale «segreto») è un vangelo composto in lingua greca nel II secolo (entro il 185) attribuito (pseudoepigraficamente) a Giovanni apostolo.
Si tratta di un vangelo gnostico.
Citato da Ireneo di Lione, è stato ritenuto perduto lino al ritrovamento di tre distinte versioni in lingua copta tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945; più una quarta versione.
L'Apocrifo di Giovanni fu un libro estremamente diffuso tra i maestri gnostici, che lo rielaborarono più volte, tanto che ne furono prodotte almeno cinque versioni.