La Chiesa cattolica è stata una fabbrica di santi a partire dal IV secolo, per sostituire se stessa al paganesimo senza provocare scossoni nella mentalità popolare e procurarsi una continuità di fedeli.
Il pantheon pagano era popolato da innumerevoli dèi, ma l’ebraismo dal quale il cristianesimo derivava, non solo non aveva “santi” ma proibiva la riproduzione delle immagini divine.
Così, il secondo Concilio di Nicea, nel 787, trovò il modo per ovviare a questo divieto, stabilendo la differenza tra “adorazione” (riservata solo a Dio) e “venerazione” (da tributare ai santi). In tal modo, la Chiesa cristiana poté continuare a lucrare sulle devozioni e a elevare all’onore degli altari personaggi in maggioranza ambigui.
Tale eredità è stata raccolta dalla Chiesa cattolica, il cui Nuovo Catechismo, pubblicato nel 1992 e revisionato nel 1999, fornisce un esempio di come l’istituzione continui a cantarsela e suonarsela a proprio piacimento.
In questo libro scoprirai:
- Le regole delle canonizzazioni: per diventare santi basta pagare e compiere un miracolo «di terzo grado».
- La demonizzazione del sesso è alla base dei “segni “ che preludono alla santità dei mistici (e non solo).
- Alcune biografie di psicopatici, di vittime di una follia collettiva e di impresentabili di cui trabocca il calendario liturgico.
- Il battesimo come spersonalizzazione e contratto di obbedienza e sottomissione alla Chiesa.