Una storia vera, il racconto di una passione intensa, un invito a non smettere mai di inseguire i propri sogni.
Nella Cina degli anni Trenta una bambina incontra un vecchio esperto di erbe selvatiche e scopre l’affascinante mondo della medicina tradizionale.
Quella bambina è Tu Youyou, e da grande diventerà la prima donna cinese a ricevere il premio Nobel per la medicina, per aver scoperto una cura contro la malaria, salvando così la vita di milioni di persone. Un libro speciale, che ha visto collaborare un autore cinese, Xu Lu, e un'illustratrice italiana, Alice Coppini.
Un albo illustrato nato dall'incontro di due culture. Nel 1969 Tu Youyou viene incaricata di seguire il Progetto 523, un programma di ricerca segreto avviato dal governo cinese per cercare una cura contro la malaria. Il compito della scienziata è arduo: quando inizia le ricerche, sono già stati testati più di 240.000 composti senza nessun risultato.
Assieme ai colleghi, sfoglia migliaia di ricette di medicina tradizionale cinese e testa più di 350 composti in laboratorio, finché si imbatte in un rimedio vecchio più di 1500 anni, che prescrive di portare a ebollizione le foglie dell’Artemisia annua. In un primo momento sembra non funzionare, ma Tu Youyou ha un’intuizione geniale: le alte temperature di ebollizione danneggiano il principio attivo della pianta, quindi usa l’etere etilico, un solvente che funziona a basse temperature.
Dopo aver provato il nuovo estratto sui topi, decide di testarlo su se stessa per escludere possibili effetti collaterali. Il rimedio funziona: una volta somministrato, la febbre scompare in poche ore. Per questa importante scoperta nel 2015 le è stato conferito il Premio Nobel per la medicina.