Daniele Trevisani affronta con impegno un tema rilevante per le persone, le imprese e le performance, quello del coaching.
Un coaching speciale, visto in prospettiva olistica, offrendo importanti connessioni per la libertà e il miglioramento della vita delle persone.
È una trattazione non accademica e tuttavia ricca di un’ampia e variegata bibliografia, esempi ed esercizi, con forti richiami ai temi di frontiera come la Bioenergetica, il Focusing, la Memetica, l’approccio corporeo, le scienze della comunicazione, il Training Mentale (Psicosintesi), la Semiotica, la Psicologia Umanistica e tanti altri metodi tutti legati dal filo comune della ricerca del Potenziale Umano.
La libertà è qualcosa che puoi veramente sentire. A livello mentale.
A livello fisico.
La senti nel respiro, nel corpo, negli occhi e nel come ti alzi.
La mancanza di libertà provoca un sentire altrettanto forte: il senso di oppressione, il respiro bloccato, gli occhi che cercano luce senza trovarla.
La libertà è la capacità di incidere sul nostro destino. E di crederci. E agire di conseguenza.
A volte la mancanza di libertà invece si zittisce: c’è ma non la senti più. Un rantolo, come un rumore sordo, ti gira dentro, ti consuma l’anima e la vita, ma non te ne accorgi finché non fa male, davvero male. Allora, cominci a cercarla.
La libertà coincide in larga misura con uno stato profondo di autorealizzazione, è la vera realizzazione del proprio Sé. Allora, libertà diventa lasciarsi essere.
Non è uno stato solo fisico, ma soprattutto mentale, esistenziale. È una questione legata al come vivi, più che al cosa possiedi.
La ricerca della libertà è il percorso di un’intera vita. Per alcuni è una ricerca continua che diventa “stile di vita” e dà senso al vivere stesso. Per altri è solo utopia, un sogno talmente soffocato che viene oramai considerato impossibile.
Il sogno di un bambino ci vive dentro e la nostra anima ha bisogno di ascoltarlo.