Il carattere libero, anticonformista, e imprevedibile della loro pratica dona al racconto intensità, e suona come un invito a mettersi alla ricerca della realizzazione.Il comportamento di questi Siddha può sulle prime apparire illogico, amorale, incomprensibile: non rispettano regole, istituzioni, precetti, e compiono azioni che sarebbero ritenute deplorevoli dal senso comune.
E pur tuttavia sono puri, senza macchia né nome, senza inizio né fine, senza limiti; si realizzano nell’abbraccio con le loro consorti, le yoginī, e utilizzano ogni atto quale mezzo di crescita interiore.
Ogni loro azione è sempre espressione spontanea di folle saggezza e, nonostante il loro indecente modo di presentarsi, mostrano di aver ottenuto la conoscenza.
Un puntuale corredo di note esplicative e una complessa introduzione a cura del traduttore chiariscono e approfondiscono i passi connessi ad aspetti dottrinali specifici, ma per molti versi questi racconti, nell’accurata traduzione di Elio Guarisco, parlano da sé.