Carlos Castaneda, studente di antropologia, si recò nel 1960 nella zona di confine tra l'Arizona e il Messico per compiere una ricerca sull'utilizzo di erbe medicinali e piante allucinogene da parte degli indios del luogo. Ad una stazione di autobus del confine incontrò il brujo Juan Matus e divenne, ancor prima di rendersene conto, il discepolo del vecchio stregone. Don Juan insegnò al suo allievo ad abbandonare la sua visione del mondo e a vivere diversamente, introducendolo nell'arcano mondo degli stregoni toltechi.
Nei libri di Carlos Castaneda, la descrizione di procedimenti inconsueti ed eventi miracolosi è condotta in maniera concreta e realistica, tanto che la critica contemporanea ha reagito riducendo tali scritti a prodotti di pura immaginazione, oppure definendoli una sintesi della tradizione mistica e delle antiche dottrine esoteriche, accompagnate da un pizzico di mitologia india.
Castaneda tuttavia non ha mai mancato di sottolineare che i suoi non erano racconti dettati dall'immaginazione, bensì spiegavano procedimenti reali. In questo libro, dal carattere diretto ed estremamente preciso, Norbert Classen mette per la prima volta a disposizione dei lettori la teoria e le applicazioni pratiche dell'insegnamento tolteco, attraverso uno stile chiaro e idoneo alla mentalità occidentale.
Mettendo a fuoco la conoscenza tolteca e il nagualismo nella loro interezza, quest'opera ha il potere di mettere in dubbio la nostra tradizionale visione del mondo, indicandoci la via verso nuove e incommensurabili possibilità dell'esistenza umana, verso stati di coscienza superiori, che sono la meta dell'insegnamento tolteco.