Pubblicata per la prima volta nel 1906, questa raccolta fa di Leopoldo Lugones il grande precursore del racconto fantastico argentino.
Un maestro ammirato anche da Jorge Luis Borges, che di lui disse: «Incarnò a un grado eroico le qualità della nostra letteratura […] Se dovessimo concentrare in un uomo solo l’intero corso della letteratura argentina […] quest’uomo sarebbe senza dubbio Lugones».
Dodici racconti in cui il soprannaturale e l’inspiegabile fanno irruzione nelle pieghe di una realtà in apparenza rassicurante, che sia quella di un avanguardistico laboratorio di fisica, di un’antica città biblica o greca, o quella di un palazzo come tanti nel centro di Buenos Aires, sconvolto da inconfessabili esperimenti.
Marchingegni cervellotici, piogge di fuoco, fiori mortiferi, cavalli assassini, pensieri e musica che prendono forma e colore...
Con uno stile colto e ricchissimo, che mescola sapientemente nozioni scientifiche e rievocazioni mitiche, Lugones ci accompagna in un «pericoloso» viaggio alla ricerca di quelle forze misteriose e occulte che si agitano fuori e dentro di noi.