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«Desidero qui far presente ancora una volta che tutto quel che viene coniato nella forma poetica non può in sostanza mai fondarsi sulla verità, se non si rifà a un anelito che si colma dell'antica e chiaroveggente visione del mondo, oppure se non è collegato in qualche modo con una nuova e reale chiaroveggenza, che non deve necessariamente mostrarsi, che può brillare nascosta nelle profondità dell'anima e in esse appena attenuarsi.»
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