Finalmente Tom Robbins è diventato un personaggio di un suo libro.
Completamente libero, dunque, di scrivere e riscrivere, inventare e reinventare la propria storia senza render conto a nessuno, in particolare a sé stesso. Questo non è un libro di fiction, non è autofiction, non è un saggio, non è un'autobiografia sassosa e classica.
Questo libro è il racconto di uno scherzo successo davvero: lo scherzo che è stata la magnifica vita di Tom Robbins. Tibetan Peach Pie è un viaggio dentro le dimensioni immaginative della vita dell'autore statunitense, una sarabanda circense in cui il ridicolo e il sublime, il sacro e il profano, la preghiera e la risata sfilano fianco a fianco travalicando i confini della pagina narrativa.
Che si tratti della sua infanzia tra i Monti Appalachi o della sua esperienza nel mondo artistico di Richmond, Tom Robbins manipola con maestria con la fantasia e la realtà, giocando coi rimandi di quello che è vero e quello che lo era fino a qualche istante fa.
Indice:
- Nato assetato
- Spuntini & bambine
- Blowing rock mon amour
- Crimine, arte e morte
- Corpo di mille serpenti
- Venghino signori venghino
- Sì, virginia
- Capriccio o raccapriccio
- Santi pomodori!
- Bastoncini delle meraviglie
- Fortunate fiamme fatali
- Va ora in onda: satori
- Washington, lee & wolfe
- Il fiuto giusto
- Morire dal ridere
- Dio benedica la bohème
- Fan
- Amalo & mollalo
- Arrenditi, rossini
- Il critico parlante
- Bianconigli
- Reflusso acido
- Il rosso avvinazzato
- Romanzare la ruota del linguaggio
- Manhattan transfer
- La lettera
- Distrazioni
- Il libro
- Uccelli gemelli
- All’americana
- “lasciate correre tom”
- Hollywood sì, hollywood no
- La rivolta del picchio
- Pazzo per la meraviglia
- Il buono, il goffo e il cattivo
- Il mondo è piccolo
- Russia con amore
- La maledizione di timbuctù
- Two bunch palms
- Canto del cigno