Perché nei secoli filosofi, scrittori, pensatori non hanno mai dato un senso univoco alla parola amore?
Perché ognuno gli attribuisce un significato diverso?
Il tema è così coinvolgente che viene affrontato in modo del tutto soggettivo e interpretato con criteri personali legati inevitabilmente alla ricerca del piacere individuale. Una serie di paure hanno impedito di fare chiarezza, di dire la verità sulle dinamiche del sentimento che tutti hanno sperimentato.
Igor Sibaldi mette in luce la più profonda di tali paure: quella dell'Eros, parola ancora più pericolosa di amore - che un tempo era il nome di un Dio, e indicava non soltanto un'inesauribile energia sensuale ma anche e soprattutto la straordinaria vastità della mente, il suo fiducioso impulso alla libertà e alla conoscenza, che da adulti siamo abituati a reprimere e a falsare.
Quando si risveglia, l'Eros ha il potere di trasformare rapidamente la personalità. Dal timore del suo influsso nella nostra vita quotidiana derivano i nostri traumi più dolorosi; ma la riscoperta dell'eros antico può dissolverli.
A tutti è accessibile (da bambini eravamo tutti erotikói): solo, occorre una buona dose di coraggio, perché a quel Dio millenario tutta la nostra civiltà è sempre stata ed è tuttora ostile.
Sibaldi restituisce ai fenomeni dell'amore e dell'eros la loro portata psicologica e sociale: mostra come non temerli, come liberarli, per farli agire nei nostri progetti e nelle nostre scelte decisive.
Indice:
- Incertezze d’amore
- Amori
- Amore, love
- Èros
- Oltremare
- Razionalità e pensiero
- Ragioni d’amore
- L’èros bambino
- Seguito del precedente: altre vicende della sconfitta di Èros
- L’impuro e l’ingiusto
- L’èros e l’adolescenza
- Idee-guida della nostra «normalità»
- La gara
- L’identità esclusiva
- Etica erotica
- «Prova d’amore»
- «Fare l’amore»
- L’amore difficile
- Trucco e bugie
- Dire la verità
- Gelosia
- Rabbia d’amore
- Viziosità
- Paura di amare
- L’èros e la specie