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Composto da sessantaquattro esagrammi che trattano di filosofia della natura, politica, etica e psicologia, inizialmente considerato testo oracolare, l'I-Ching ha numerosi livelli di lettura.
Ritenuto un classico in Oriente, tanto che il governo cinese ne autorizzò lo studio, anche in Occidente ha appassionato artisti e pensatori: Leibniz vi reperì i fondamenti della logica binaria, John Cage lo utilizzò per le regole della composizione e Jung vi ravvisò l'affascinante concetto di sincronicità.
La presente traduzione dall’originale cinese rintraccia le connessioni con il taoismo, il confucianesimo e la scuola yin-yang. Accanto alla versione delle “spiegazioni”, “immagini” e “linee”, per ogni esagramma il curatore ha aggiunto un utile commento filosofico-psicologico che accompagna il lettore in un profondo percorso di meditazione.
L’I-ching è infatti a tutti gli effetti un testo interattivo che si rivolge all'individuo guidandolo verso il dialogo interiore e la piena conoscenza del sé.
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