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In metropolitana, nei ristoranti, nei musei, per strada è difficile che non ci siano persone con gli occhi puntati sui loro smartphone. La società odierna è ormai perennemente connessa.
La rete è uno spazio in cui gli individui quotidianamente vivono, si confrontano, consumano prodotti, musica, emozioni, amicizie, amori.
È il luogo degli incontri, degli scontri ma è anche quell’ambiente in cui tutti credono di avere diritto di parola e che l’opinione espressa sia talvolta la più corretta.
È il luogo in cui l’immagine, prima ancora dei contenuti, si presenta al contatto, al curioso cibernauta che osserva, gradisce, tagga, commenta, reagisce a post, foto che ritraggono un evento ancora in corso d’opera.
È la rete che bellezza, democratica per certi aspetti, liberatoria per altri, luogo di dibattiti accesi, odio, polemiche o semplici pacifici confronti. In questo testo, Angelo Romeo analizza il rapporto tra la rete, la parola e la nuova estetica dei media digitali, dove il dialogo viene riadattato ai rituali del web.
Il volume arricchito dalle conversazioni con tre noti studiosi: David Le Breton, Geert Lovink, Junji Tsuchiya, contiene la prefazione di Andrea Scanzi e la postfazione di Maria Caterina Federici.
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