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Yoga e psicoanalisi, due scuole nate in periodi e in contesti profondamente differenti, eppure tutt’altro che prive di connessioni. Desikachar, figlio del grande maestro yogi Krishnamacharya, fondò nel 1976 la Krishnamacharya Yoga Mandiram di Madras, ed è riconosciuto a livello mondiale come uno dei principali ambasciatori del viniyoga, lo yoga che si adatta ai bisogni dell’individuo.
Hellfried Krusche è un rinomato psicoterapeuta che pratica yoga da oltre trent’anni.
A partire dall’interpretazione degli Yogasūtra di Patañjali, uno dei classici più importanti dello yoga, Desikachar e Krusche dialogano in queste pagine sui temi al centro dell’interesse della tradizione psicoanalitica e yoga – dai percorsi di guarigione al ruolo della relazione, dal modo di affrontare il dolore ai presupposti per il cambiamento e la trasformazione – con la precisa finalità di rintracciare le verità eterne e universali dell’esistenza che trascendono da epoca e ambito culturale. In quale territorio possono incontrarsi yoga e psicoanalisi?
La risposta ce la suggerisce lo stesso Krusche: “Nei vecchi testi classici di yoga si potranno scoprire sorprendenti analogie con la psicoanalisi contemporanea.
Sia nello yoga, così come nella psicoanalisi si tratta di essere in grado di vivere una relazione stabile e affidabile, perché questo è dal punto di vista dello yoga tradizionale, la base di ogni sviluppo mentale e spirituale.”
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