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Dissacrante, psichedelico e giocoso, Pesca alla trota in America è un romanzo infuso di surrealismo e malinconia, che ha poco o nulla a che fare con la pesca, e molto con il senso di perdita che accompagna l'età adulta, tanto di un uomo quanto di una nazione.
Come in un brano dei Grateful Dead o dei Jefferson Airplane, Brautigan canta il rimpianto per l'innocenza smarrita, per un'America che non c'è piú, per un sogno destinato a tramontare, e lo fa attraverso una serie di personaggi improbabili, immagini folgoranti e trovate geniali.
Ecco perché Pesca alla trota in America è ormai, a cinquant'anni dall'uscita, un classico, ma resta uno dei libri piú folli e divertenti che siano mai stati scritti.
«L'autunno portò via con sé, oltre alle montagne russe della pianta carnivora, il vin dolce e la gente che beveva quel vino scuro e mielato, gente che non c'è piú da un pezzo, tutti, tranne me».
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