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In questo libro si narra la storia di un groviglio di interessi che ha un impatto sulla nostra vita, la nostra colazione, i testicoli dei nostri figli, il cervello di nostro nipote.
Nel 2009, l'Europa ha lanciato un conto alla rovescia: ha deciso di regolamentare gli interferenti endocrini e perfino di abolirne alcuni. Onnipresenti, questi prodotti chimici si annidano nei pesticidi o nelle pitture, negli infradito o nello shampoo, nelle lasagne e nel nostro organismo.
Sospettati di partecipare all'aumento delle malattie "moderne" come l'infertilità, il cancro al seno o alla prostata, il diabete o l'obesità, fanno parte delle più grandi sfide di sanità pubblica.
Ma gli interessi economici sono colossali e le industrie sempre in agguato. A Bruxelles, le loro potenti lobby si attivano tra le quinte delle istituzioni europee per modificare questa decisione che minaccia i loro affari.
Dopo tre anni di inchiesta e lo spoglio di migliaia di pagine di documenti confidenziali, Stéphane Horel in questo saggio alza il velo sulle strategie impiegate dalle lobby della chimica, dei pesticidi, della plastica e dei loro alleati per aggirare la regolamentazione.
Questi documenti permettono un'incredibile immersione nell'intimità della corrispondenza fra lobbisti e funzionari della Commissione europea.
In diretta dalla "bolla brussellese", dove la compiacenza nei riguardi dell'industria sembra la norma, questa inchiesta in forma di thriller racconta anche la battaglia di coloro che resistono alle pressioni per difendere una certa idea dell'interesse generale e della democrazia.
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