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Nel 1984 la studiosa Clara Miccinelli rinviene nella sua casa di Napoli dei preziosi manoscritti in grado di gettare una nuova luce sulla civiltà e la storia dell'antico popolo degli Incas.
Questi documenti, oggetto di acceso dibattito accademico relativo alla loro autenticità, rivelerebbero alcuni segreti che il tempo e la censura spagnola avevano celato per secoli: gli Incas possedevano un nascosto sistema di scrittura, ingegnosamente "annodato" nelle cordicelle dei quipu; il conquistador spagnolo Pizarro avrebbe avvelenato con il vino i generali degli Incas Atahuallpa, sconfiggendoli così con l'ingegno; il più celebre cronista indio, cui dobbiamo gran parte delle conoscenze sul Perù antico, sarebbe stato un prestanome per conto di un autore "maledetto" e misterioso, il gesuita meticcio Blas Valera.
In questo affascinante e coinvolgente volume gli autori ricostruiscono il dibattito scientifico seguendo il cammino dei manoscritti Miccinelli, passati nei secoli nelle mani di autorevoli collezionisti, come il Principe di Sansevero, dando vita a un'indaginestorica che ha il ritmo e la suspense di un giallo, senza copn ciò rinunciare al rigore scientifico e documentabile.
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