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Le pratiche fondamentali del buddhismo tibetano, o 'ngöndro', racchiudono i principi essenziali condivisi da tutti gli insegnamenti buddhisti, accentrati sul non sé, l'impermanenza e la sofferenza.
Il ngöndro trasforma i concetti di compassione, karma e vacuità in esperienze dirette, modifica il modo di pensare a se stessi, di intendere le proprie capacità, e di relazionarsi con gli altri.
Suddiviso in quattro pratiche comuni e quattro pratiche particolari, comprende i quattro pensieri che volgono la mente al Dharma (le contemplazioni sulla preziosa vita umana, l'impermanenza, il karma e la sofferenza), il prendere rifugio, la purificazione, la pratica del mandala (o accumulazione di saggezza e merito), e infine il guru yoga. Mingyur Rinpoche delinea tutte le sezioni del ngöndro in grande dettaglio, soffermandosi in particolare sui dubbi e le difficoltà che sorgono spesso per gli studenti occidentali.
La sua esposizione, ricca di aneddoti tratti dalle sue esperienze giovanili, costituisce una guida unica a queste pratiche essenziali.
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