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Si fa presto a dire Natale, ma non lo aspettiamo tutti allo stesso modo. Anche se molti non ne vivono la dimensione religiosa e nonostante il carattere consumistico che ha assunto, il 25 dicembre resta un giorno speciale.
È al Natale che i grandi narratori di tutti i tempi hanno dedicato alcune delle loro pagine migliori, poetiche e profonde ma anche irridenti e sottilmente inquietanti. In questa selezione sono presenti classici, come Un albero di Natale di Charles Dickens o le novelle di Luigi Capuana e di Grazia Deledda, ma anche racconti contemporanei, come quello di Silvana De Mari, che immagina la lettera a Babbo Natale scritta da un ragazzino degli anni 2000, o quello di Giovanni Arpino, in cui la consapevolezza del mondo di un bimbo di otto anni si confronta con quella di suo padre; o la storia, ricca di poesia, di Van Dyke sul quarto Magio, il saggio che, al pari dei tre Magi più famosi, si mise alla ricerca del bambino, arrivando ben più lontano rispetto a loro.
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