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In Andar per libri Henry Hitchings ha chiesto a quindici dei più grandi scrittori contemporanei provenienti da ogni angolo del globo di raccontare le librerie che più li hanno influenzati.
Così quindici voci inconfondibili si levano a intonare un inno che celebra la libreria come istituzione, ne sostiene il valore e ne esalta il fascino, ognuna mostrando allo stesso tempo il proprio affetto per una libreria in particolare o per la cultura delle librerie in un luogo particolare.
Ciò che ne risulta non è “un dizionario geografico, una guida alle librerie del mondo, ma un’antologia di esperienze personali legate al libro, l’oggetto più evocativo del millennio scorso, e al luogo straordinario in cui i lettori vanno a comprarsi i libri: una farmacia o una farmacopea, un miracolo di eclettismo, un giardino segreto, un barilotto di polvere da sparo ideologica, uno scenario per la protesta contro la banalità e la superficialità del resto del mondo, e anche un luogo in cui ci si sente sicuri e sani, l’unico tipo di caverna che sia anche un faro.”
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