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I primi passi del pontificato di papa Francesco hanno lasciato tracce profonde in tutti, credenti e non credenti, per il linguaggio familiare, la semplicità e la potenza dei suoi umili «segni», la sensibilità verso le emergenze sociali, dalla piaga della povertà al dilagare delle guerre, in ogni angolo del mondo.
Ma sta emergendo con forza anche la profondità della sua sapienza dottrinale e l'originalità del suo approccio alle Sacre Scritture. Nelle riflessioni di Jorge Mario Bergoglio raccolte in questo ricchissimo testo – e declinate nell'orizzonte teologico della speranza – ritroviamo sia lo stile comunicativo denso di colore e vivida concretezza che ci è ormai familiare sia le questioni centrali del suo messaggio di pastore della Chiesa.
Meditando sugli Esercizi di sant'Ignazio di Loyola e sulle Costituzioni gesuitiche, Bergoglio affronta anche il tema scottante della corruzione – nella fattispecie più odiata e odiosa, quella dei religiosi – e offre una soluzione valida per tutti, consacrati e laici, per scovare la radice della tenebra e trovare la via d'uscita. Per essere veramente liberi e ritrovare il coraggio di «sperare contro ogni speranza».
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