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L’unione dello spirito di ogni persona con il principio divino, cui si aggiunge la consapevolezza dell’unicità del Signore dell’universo, costituisce il tema di fondo di una serie di testi sullo yoga contenuti nei Purdna, i testi «antichi» per eccellenza, perché «antico» è il Reale.
Composti a partire dai primi secoli della nostra era, essi - insieme agli yoga-pada dei Tantra - sono l’elemento di congiunzione fra la visione più antica dello yoga e quella delle fonti, più vicine a noi, dello hatha-yoga.
Nella ricerca di un non sempre facile equilibrio fra la visione dualistica del Sàmkhya-Yoga e quella più o meno rigorosamente non-dualistica del Vedànta, questi testi, presenti nella maggior parte dei Purdna maggiori, consentono di completare le nostre conoscenze sullo yoga, che non sempre è presentato come costituito di otto «membra»: il presente volumetto, in particolare, presenta quattro testi, tre dei quali tradotti per la prima volta dal sanscrito in italiano.
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