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La compatibilità tra le due teorie della relatività e quella dei quanti ha posto gravi problemi sia di formalismo matematico sia di interpretazione filosofica, come ha messo in evidenza Einstein nel 1927. L’Autore sviluppa una profonda analisi delle prospettive aperte dai più recenti sviluppi della scienza. Egli si è attivamente interessato alla sintesi tra i due formalismi relativistico e quantistico ed ha proposto nel 1953 una formalizzazione della non-separabilità che implica il concetto di retro-causazione, precedentemente invocato anche dal matematico Luigi Fantappiè per giustificare i fenomeni finalistici in Biologia.
Nel 1948 Shannon ha dimostrato che l’informazione è identica alla sintropia. A sua volta la Cibernetica o Informatica ha scoperto la reciprocità conoscenza-organizzazione, espressa dalla reversibilità della transizione neghentropia-organizzazione.
L’Autore propone una formalizzazione ed un’interpretazione Lorentz e CPT-invariante della meccanica quantistica che implicano il concetto di Universo a due facce, realtà e rappresentazione, in armonia con le idee di inconscio collettivo di Jung e di Universo intelligente di Hoyle.
Superando i vecchi pregiudizi come il concetto di oggetto-in-sé, di presente come il solo esistente, della causa-in-quanto-tale e della causa che precede l’effetto, l’autore giunge all’interessante conclusione che l’invarianza Lorenz-CPT e la telegrafia spazio-temporale dell’informazione possono spiegare l’esistenza dei fenomeni paranormali di telepatia, precognizione e psicocinesi, perché ogni cosa è legata al Tutto con estrema discrezione e sottigliezza.
In questa nuova concezione i fenomeni paranormali fanno parte integrante della realtà, ed agiscono universalmente a basso livello energetico, sfuggendo così alla generale attenzione, ma non a quella delle persone più sensibili.
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