Nelle situazioni ad alta tensione - esami, colloqui di lavoro, incontri decisivi a livello personale -, quando vorremmo dare il meglio di noi, ci ritroviamo spesso a dare il peggio. Sentendoci inadeguati, tendiamo a ripiegarci su noi stessi, come se volessimo passare inosservati; oppure esageriamo e diventiamo aggressivi. In entrambi i casi trasmettiamo solo nervosismo e incertezza.
Cosa fare allora? Dobbiamo acquisire la «presenza», quella condizione in cui comportamento e atteggiamento mentale sono perfettamente sintonizzati e comunicano autenticità, sicurezza, fiducia.
Come? Assumendo una postura spontanea e naturale di potere, che consiste nell'espandere il corpo occupando più spazio, senza intimorire l'interlocutore. Solo così comunichiamo la nostra determinazione all'altro e soprattutto... a noi stessi! Infatti, più ostentiamo sicurezza (nei modi giusti), più ci sentiamo davvero sicuri e convinti, perché particolari gesti ingannano il cervello, inducendolo a rilasciare testosterone (l'ormone dell'assertività) e a frenare il cortisolo (l'ormone dello stress).
Questa è la rivoluzionaria scoperta di Amy Cuddy, fra le massime esperte a livello mondiale di linguaggio del corpo, che ha anticipato i suoi studi pionieristici in una delle TED conference più viste e applaudite di sempre.
In questo libro espone le sue ricerche, che si muovono fra antropologia, psicologia e neurologia, e spiega come applicarle nella vita di tutti i giorni: quali atteggiamenti assumere e quali evitare, o come muoverci nello spazio, insieme ad altre semplici tecniche per liberarci dalle paure e superare le sfide con soddisfazione.
Indice:
- Che cos’è la presenza?
- Credere alla propria storia e padroneggiarla
- Smettete di pontificare e cominciate ad ascoltare. La presenza genera presenza
- Non merito di essere qui
- L’impotenza incatena il sé (e il potere lo libera)
- Gesticolare, ciondolare e linguaggio del corpo
- Surf, sorrisi e canzoni per conquistare la felicità
- Il corpo plasma la mente (perciò... Posizione a stella marina!)
- Le pose della presenza
- «Self-nudging»: grandi cambiamenti a piccoli passi
- Fingi fino a diventarlo