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In queste pagine prosegue il viaggio al risveglio cui Osho invita da sempre.
Con fermezza e quiete straordinarie egli nutre la più segreta aspirazione che ci caratterizza, in quanto esseri umani: sentirsi a casa nell esistenza.
Una comprensione che può guizzare a ogni istante, allorché si avverte la vibrazione di quel suono da cui ha origine il mistero dell'esistenza.
Per facilitare quella percezione, nel testo viene consigliato come raffinare i sensi.
«Esiste un suono che non è nato da una frizione. Noi lo chiamiamo omkar. È un suono che non è prodotto da due mani, non è frutto di impatti di alcun genere, non è frutto di una frizione - è perennemente presente, è nella natura stessa della vita, risuona con la vita. Ma per noi è diventato troppo sottile: siamo consapevoli del suono solo quando due cose cozzano tra di loro. Se qualcosa non colpisce nulla, abbiamo la sensazione che non stia accadendo nulla; invece, accade moltissimo... in silenzio.Nella vita le cose più profonde accadono nel silenzio assoluto. Il seme viene dischiuso sotto terra... e non c'è alcun suono. Le piante crescono... e non c'è alcun suono. Le stelle si muovono... e non c'è suono. Il sole sorge... senza alcun clamore. Nei regni più sottili e delicati dell'esistenza, tutto è silenzio. Questo silenzio ha la sua musica, ma per sperimentarlo i sensi che abbiamo devono essere raffinati.» Osho
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