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Oggi molti parlano di meditazione, ma pochi sanno che cosa essa sia realmente. Poiché, in realtà, ciò di cui si parla non è che la parte preparatoria, la tecnica particolare che di volta in volta viene usata affinché la meditazione possa “accadere”. Ma quando “avviene”, essa è un non essere, quindi un nulla. È indescrivibile. Nessuna tecnica è dunque meditazione, ma una via verso la meditazione. Le tecniche tra le quali si può scegliere sono molte: tecniche zen, yoga, tantriche, sufiche e molte altre. Solo l’esperienza diretta può dire quale sia la tecnica più adatta a ciascun individuo.
In questo libro, Osho parla di meditazione, proponendo diverse tecniche particolarmente adatte agli occidentali. Esse si innestano sulla situazione attuale dell’individuo, con lo scopo di portarlo fin dove egli può giungere. Il suo proposito è quello di aiutare ognuno a trovare la strada più adatta. Egli afferma, infatti, che ognuno deve trovare il proprio particolare sentiero, il suo yoga, suo e di nessun altro. Quando la meditazione “sopraggiunge”, tutta l’esistenza “diviene” meditazione: non è più una “pratica”, ma un modo di essere che coinvolge e trasforma l’intera esistenza dell’individuo, rendendolo partecipe del tutto.
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