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Dai bassifondi di Oakland, California, alla fattoria dei sogni, con tanto di orto verdeggiante, arnie di api e recinti di polli. Quello di Novella Carpenter è un racconto autobiografico, la storia di come sia riuscita a trasformare, assieme al compagno, un appezzamento di terra abbandonato in un vero orto urbano. Attraverso aneddoti, incontri, suggerimenti pratici, spunti gastronomici l’autrice ci dimostra come, anche in un contesto cittadino, l’autosufficienza alimentare può diventare realtà.
«Non avevo mai ucciso nulla in vita mia. Trascurando allegramente questo piccolo particolare, decisi di comprare una confezione di “Homesteader’s Delight”: due tacchinotti, dieci pulcini, due ochette e due anatroccole, tutto per 42 dollari. Acquistai la mia confezione di pollame cliccando sul muse e pagando con la carta di credito. Fu solo dopo la consegna della cassetta da parte dell’ufficio postale che realizzai che non è possibile comprare un animale da cortile semplicemente, come se fosse un libro o un cd. Quello che tenevo in mano avrebbe comportato un sacco di duro lavoro».
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