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Spiritualità senza Dio?: contraddizione o paradosso? In realtà, nelle società contemporanee, si moltiplicano nuove forme di spiritualità al di fuori delle grandi tradizioni religiose. Il distacco tra religioni organizzate e spiritualità individuali sta penetrando nel cuore di molti individui, quasi che la religione fosse emigrata “nel mondo”, spostandosi dalle chiese alla strada, dai riti liturgici alle pratiche secolari, dall’obbedienza ai Magisteri alle scelte individuali. È così che si sperimentano altri alfabeti del religioso: verità, liturgie, presenze, pratiche finalizzate a investire di senso la vita quotidiana. E anche altre spiritualità che vanno oltre l’osservanza dei riti, poichè riguardano l’essere più che la morale.
Il libro del sociologo Luigi Berzano – che apre la collana Spiritualità senza Dio? – è importante perché, senza pregiudizi o moralismi, apre il nuovo campo di ricerca sulle spiritualità sia di individui che dichiarano di non appartenere a nessuna religione, sia di individui che, pur appartenendo a una religione, hanno uno stile di vita che non discende dalla propria religione e vivono parte della loro vita come se Dio non ci fosse.
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