Quando ci si trova di fronte alla malattia si perde facilmente la lucidità, per tutte le emozioni, paure e domande che a questo punto si aprono. La mente infatti si considera il referente principale di valutazione per tutto ciò che ci accade a livello fisico, anche se in realtà, dei 4 miliardi di byte di informazioni che il nostro cervello elabora ogni secondo, è cosciente di soli 2 mila. L'inevitabile conseguenza di ciò è che finisca per definire come «errato», e quindi «malattia», tutto quello che non è in grado di capire. È solo quando guardiamo alla malattia dal punto di vista del corpo che tutto quanto succede a livello fisico può invece ritrovare una sua collocazione logica e naturale. La malattia sana è un testo di nuova concezione non solo per la prospettiva che propone, ma anche per la modalità semplice, concreta e informale con cui lo fa.
La vera rivoluzione copernicana che la medicina non ha ancora affrontato è quella di trasformare la mente «da padrone incompetente a servitore competente Indice:
Introduzione
PARTE PRIMA
La malattia dal punto di vista del corpo
- La differenza tra l’adattare il piede alla scarpa e l’adattare la scarpa al piede
- Adattare il corpo alla mente o la mente al corpo
- Vampate « prive di senso »
- Quello che pensiamo di essere e quello che siamo
- Perché sintomo non significa necessariamente malattia
- Indizi
PARTE SECONDA
Domande che sorgono spontanee
PARTE TERZA
Provare a entrare nella stanza dei bottoni
Ringraziamenti