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È la volontà dei nostri cuori e nient’altro a decidere la nostra sorte. Per alcuni esseri umani c’è un momento nella vita in cui si deve decidere di lasciarsi alle spalle le convenzioni per ritrovare se stessi in un luogo lontano dal consumismo, più vicino alla natura.
Il nostro sognatore compie questo atto di coraggio spinto dall’amore per l’oceano e proprio lì, su una costa incontaminata, costruisce la sua casa di luce, che gli permette di rimanere sempre in contatto con il mondo che lo circonda. Il sognatore riscopre bellezza e sintonia, pace e armonia, e recupera un autentico rapporto con le persone semplici che incontra in quei luoghi intatti, primo fra tutti il pescatore che gli insegna a sintonizzarsi con i ritmi del cielo e della terra.
Egli riprende così un dialogo silenzioso con le creature del mare: il cucciolo di foca che si lascia accarezzare sulla battigia, la grande balena che nuota assieme a lui sulla cresta delle onde, e molti altri animali. Infine riscopre l’amicizia più pura e trasparente: quella con una piccola volpe selvatica, Chiqui, che diventa per lui una tenera guida.
"Molte persone mi hanno confessato di non seguire il proprio sogno perché temono di perdere quel che hanno. Non c'è niente di più lontano dalla verità: ciò che devono temere è proprio la paura. Ricordate che la società vuole che restiamo nella gabbia. Ascoltate il vostro cuore. Seguite i vostri sogni. Qual è la cosa peggiore che può accadere? La risposta è semplice: nulla.
Possiamo sempre tornare indietro. L'importante è tentare, fare del nostro meglio, e una volta che avremo sperimentato un differente modo di vivere non saremo più gli stessi. È come aprire una finestra che si affaccia sull'infinito e lasciare che lo sguardo spazi lontano: dopo quell'esperienza la nostra vita cambierà per sempre.
Vi ritroverete a sorridere, comprendendo all'improvviso che la parola «impossibile» non è che questo, una parola. Un sognatore sa che la porta della gabbia è aperta per chi vuole spiccare il volo, per chi si sente intrappolato in un sistema che sta cadendo in pezzi, sgretolandosi giorno dopo giorno.
Sto parlando di cose che ho visto con i miei occhi. Ho fatto parte io stesso di quel sistema, ci sono nato, e conosco la routine quotidiana, il senso di vuoto, i giocattoli e i tesori che ti distraggono dalla tua vita mentre il tempo scivola via inesorabilmente.
Abbandonate la vostra gabbia, se è quel che desiderate. Sfrecciate intrepidi verso la beatitudine. E se avete bisogno di un posto dove fermarvi a riposare, costruitevi un nido e fatelo diventare una casa di luce e amore, dove risanare le vostre ferite e sentirvi liberi di chiedere perdono a voi stessi o alle persone che avete ferito.
Createvi ricordi di un'esistenza ben vissuta in un luogo in cui l'età non significa nulla, un luogo in cui la vostra anima rimarrà eternamente giovane mentre il vostro corpo invecchia. Credetemi, non ve ne pentirete!"
Sergio Bambarén
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