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Perché la psicologia, per me, è aprire le ostriche e pulire le perle, cioè recuperare e portare alla luce e indossare quotidianamente la vita dell’immaginazione, che può non redimere la tragedia, non lenire la sofferenza, ma può arricchirle e renderle più tollerabili, interessanti e preziose. J. Hillman
In questa raccolta di saggi Hillman ci parla di sé e di come è nata la sua visione della psicologia, dell’uomo, del mondo. Tutti i suoi poliedrici scritti sono contraddistinti da un denominatore comune: la centralità del processo immaginativo nell’attività della e sulla psiche. E l’importanza della cura della vita immaginale, quindi, come modo per promuovere nuove visioni, per coltivare il senso estetico nelle relazioni con il mondo, per restituire Anima ai luoghi, alle malattie abitate dagli uomini, al mondo.
«Restituendo i sintomi all’anima», dice l’Autore, «io tento di restituire un’anima ai sintomi ridando loro quel valore centrale nella vita che è proprio dell’anima».
Il costante interpenetrarsi di pensiero e immagine della sua visione consente un avvicinamento tra apparenza e realtà, tra «lo spirito che sviluppa teorie e l’anima che costruisce fantasie» e ci consegna un nuovo stato della mente che sa vedere oltre per immaginare il presente in modo nuovo.
Pagine piene, fervide e fertili. Squarci biografici e storie delle idee. Ancora spunti eccezionali per fare anima
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