|
Utopia, di Leonardo Patrignani - classe 1980, ex-musicista metal e doppiatore (di Assassin's Creed e Call of Duty, per esempio) - è il terzo e ultimo volume della serie fanta-romance per ragazzi e adolescenti Multiversum, già venduta in 18 paesi. La serie - impreziosita dalle bellissime copertine di Roberto Oleotto, avviata da Multiversum e proseguita con Memoria - ci porta nel multiverso, l'infinita rete di mondi paralleli cara a una branca della scienza e, naturalmente, a molti autori della fantascienza.
La versione di Patrignani, che si è preparato su saggi di fisica quantistica - come leggiamo sulle pagine del blog Sognando tra le righe, che sta seguendo il lancio di Utopia da vicino - ha generato qualcosa di particolare, che gratificherà sicuramente chi, tra i giovani lettori, ha amato Inception (e anche Matrix).
Il passaggio da un universo all'altro, da una versione di se stessi all'altra, infatti, in Patrignani è mentale («una struttura "mentale" alla base dello spostamento fra le differenti versioni di noi stessi. Nella Multiversum Saga non ci sono incontri con i propri doppi, non ci sono wormhole. E' la nostra mente la chiave per sbloccare le porte delle dimensioni alternative. Il mezzo per viaggiare» *).
Nella saga, oltre al tema degli universi paralleli, si toccano, pur reinterpretati e adattati secondo questa caratterizzazione "mentale", anche altri temi e sottogeneri sci-fi come il viaggio nel tempo, l'apocalisse obliterante, l'ucronia e la distopia (in quest'ultima, l'autore si avvale delle suggestioni derivategli dalla lettura di tre grandi classici, 1984, Fahrenheit 451 e Brave New World; ne abbiamo parlato qui e qui).
A tutto ciò si aggiunge, dice l'autore piemontese, soprattutto in merito alla strutturazione del terzo volume della saga, l'eco delle teorie sulla Sincronicità di Jung (che spiega la contemporaneità di due eventi complessi connessi in maniera acausale *, ndr) e sull'entanglement quantistico (la correlazione tra sistemi, anche separati, per semplificare, ndr).
In seno a questa ricchezza di materiali (ci auguriamo che Patrignani sappia tirare bene i fili nel capitolo conclusivo) si sono svolte - e si svolgeranno - le vicende di due innamorati, Alex e Jenny, provenienti da dimensioni diverse, e del loro amico Marco.
|